Economia circolare nel settore delle costruzioni

L'intervento della ricercatrice Antonella Luciano dell’Enea al meeting annuale della società scientifica italiana ISTeA

Alfio Russo

Il settore delle costruzioni riveste un ruolo fondamentale nella transizione verso l’economia circolare. E su questo tema, in occasione del convegno annuale di ISTeA - Italian Society of Science, tecnology and engineering for Architecture che si è svolto nei locali di Villa Cerami dell’Università di Catania, è intervenuta Antonella Luciano, ricercatrice dell’Enea.

In particolar modo la ricercatrice dell'Enea - in collegamento video al meeting organizzato dalla prof.ssa Rosa Caponetto del Dicar dell’ateneo catanese - ha precisato sin dalle prime battute come il comparto delle costruzioni costituisca uno dei settori responsabili di un’elevata quantità di emissioni e rifiuti oltre che di utilizzo di materie prime.

«A livello europeo l’ambiente edificato genera il 50% dell’estrazione cumulativa di materiali e il 35% dei rifiuti prodotti oltre ad un impatto di emissioni di gas dal 5 al 12% in merito alle fasi di estrazione di materiali, realizzazione, ristrutturazione e manutenzione di edifici – ha spiegato la ricercatrice Antonella Luciano -. In sintesi, considerando anche l’utilizzo degli immobili, possiamo arrivare anche al 35% della domanda totale di energia e al 38% di emissioni di anidride carbonica».

Dati che fanno riflettere e che spingono verso un uso più efficiente di risorse e ad una transizione verso l’economia circolare.

«Sono due passaggi fondamentali se vogliamo riposizionare in modo competitivo le imprese e non a caso l’Ue ha individuato il settore delle costruzioni come strategico individuando azioni e politiche per incentivare la transizione circolare anche col nuovo Piano d’azione per l’economia circolare, uno dei capisaldi del Green Deal europeo – ha aggiunto -. La strategia europea, infatti, ha come obiettivo la promozione dell’efficientamento energetico e del rinnovamento degli edifici con il rafforzamento di norme e informazioni sulle prestazioni energetiche. L’obiettivo è quello di raddoppiare entro il 2030 il tasso di ristrutturazione energetica degli edifici in Europa, attualmente fermo attorno all’1%».

Antonella Luciano

La ricercatrice Antonella Luciano di Enea 

Un obiettivo che prevede la realizzazione di azioni da intraprendere. E su questo aspetto la ricercatrice dell’Enea ha evidenziato la «necessarietà di interventi congiunti di transizione energetica e anche circolare perché è stato dimostrato che la sola sostituzione dei combustibili fossili con le rinnovabili non basta per raggiungere gli obiettivi di Parigi se non congiunti con gli interventi di efficienza energetica». 

«A queste riduzioni occorre aggiungere quelle relative al passaggio a una fornitura a basse emissioni di carbonio», ha aggiunto.

Un quadro che va completato anche con la gestione e riciclo degli scarti delle costruzioni e demolizioni di edifici.

«I vincoli normativi e la frammentazione delle norme tecniche e in campo ambientale purtroppo rallentano il processo di transizione verso una economia circolare efficace e sostenibile del settore – ha detto Antonella Luciano -. Altro aspetto di cui tenere conto è il mercato degli aggregati riciclati e della loro competitività con gli aggregati naturali. Nel complesso, quindi, è indispensabile un approccio nell’esecuzione dei lavori di progettazione e rigenerazione per migliorare la qualità di vita della nostra società. Quindi non solo riduzione delle emissioni, ma anche nuove competenze specialistiche e professionali nel settore delle costruzioni per centrare gli obiettivi dell’Ue entro il 2050».

Villa Cerami

Competenze e formazione che l’Enea da decenni fornisce tramite progetti e attività a supporto dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni.

«L’Enea è impegnato in diversi progetti in campo nazionale per individuare le linee guida su metodologie e tecnologie per una corretta valorizzazione dei rifiuti da costruzione e demolizione rivolte a progettisti e pubbliche amministrazioni o anche con la realizzazione della piattaforma Decorum che rappresenta uno strumento utile per la gestione unificata delle fasi realizzative delle opere pubbliche: dalla progettazione all’appalto, dall’affidamento alla realizzazione e al collaudo – ha detto in chiusura Antonella Luciano -. In campo internazionale l’Enea, con diversi progetti, favorisce lo scambio di best practice tra i paesi europei per favorire lo sviluppo del quadro politico e implementare piani di azione che in qualche modo possono incidere sulle politiche dei singoli stati».