Giovanni Grasso, trezzoto doc, racconta la storia dello strumento di “comunicazione” che risale a 17mila anni fa
I Suonatori di Brogna sono stati inseriti nell’ottobre scorso, su richiesta dell’associazione culturale Centro Studi Acitrezza, nel Libro delle Pratiche espressive e dei repertori orali del Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, secondo la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’Unesco.
A raccontare la storia e l’importanza dello strumento, utilizzato in passato come mezzo “comunicazione”, è il trezzoto Giovanni Grasso, curatore della richiesta alla Regione Siciliana promossa dall'associazione culturale Centro Studi Aci Trezza, con una relazione storica e tradizionale, per l’inserimento dei “Suonatori di Brogna” nel Libro delle Pratiche Espressive e dei Repertori Orali (numero 307 del 5 ottobre 2023).
Un "Libro" che raccoglie le tradizioni musicali, coreutiche, drammatiche, verbali e ludiche trasmesse entro dinamiche di elaborazione comunitaria storicamente stratificate.
Nei giorni scorsi, nei locali di Villa Fortuna, ad Aci Trezza, Giovanni Grasso ha illustrato lo strumento e il suo suono nel corso dell’incontro Reis X 5 (vai all'articolo).
![Giovanni Grasso mentre suona la Brogna](/sites/default/files/inline-images/foto%201%20407486758_6691808627608133_182898268187413276_n.jpg)
Giovanni Grasso mentre suona la Brogna
La Brogna: tra storia, cultura, tradizioni e comunicazione. Il racconto di Giovanni Grasso
La brogna è sempre stata ad aspettarmi, fin da quando stava posata sul bordo di un’aiuola nel giardino di casa. È quella del mio bisnonno Angelo Spina che esponeva sui canali del tetto di casa sua in riva al mare, ad Aci Trezza.
L’esperienza da suonatore di strumenti tradizionali (aerofoni, cordofoni, a percussione) e di alcuni tribali e aborigeni, di origini locali e internazionali, ispira e conduce sul terreno della ricerca sonora, funzionale e spirituale.
La ricerca del suono della brogna è una esperienza che riporta alle origini dell’Universo. La spirale logaritmica che accomuna entrambi, è la chiave di fenomeni come l’amplificazione, la risonanza e il battimento.
La brogna è uno strumento che risale almeno a 17mila anni fa quando veniva già utilizzata per la conduzione di rituali nella grotta di Marsoulas nella catena montuosa dei Pirenei come scoperto e studiato dall’Università di Tolosa (così come conferma lo studio First record of the sound produced by the oldest Upper Paleolithic seashell horn).
![Giovanni Grasso mentre illustra la Brogna nel corso dell'incontro](/sites/default/files/inline-images/foto%202%20407466462_6691806004275062_5204987053822857482_n.jpg)
Giovanni Grasso mentre illustra la Brogna nel corso dell'incontro
I pescatori di Aci Trezza hanno scoperto, non ci è dato sapere quando, le potenzialità di questo mezzo di comunicazione per segnalare la presenza nel mare, per avviare e coordinare le attività di pesca, per dialogare attraverso un codice privato, per avanzare immersi nella nebbia marina ispirando il nome di “lupa”.
Oggi la brogna non è più utilizzata nelle imbarcazioni dei pescatori, soppiantata dall’avvento di strumenti tecnologici come radio e telefoni.
Dall’apertura del Museo Casa del Nespolo, nel centro storico di Aci Trezza, Santo Valastro detto Bannera, attore trezzoto nel film La Terra Trema di Luchino Visconti, ha intrattenuto per anni i visitatori suonando la brogna.
Dal suo esempio e dall’ascolto di qualche altro raro suono eseguito da marinai trezzoti, mi sono ispirato nell’apprendimento dello strumento nella sua coniugazione musicale, studiando i cambi di tonalità attraverso l’uso della mano e della bocca.
![Giovanni Grasso mentre suona la Brogna](/sites/default/files/inline-images/foto%203%20407434306_6691808900941439_5054816344052104512_n.jpg)
Giovanni Grasso mentre suona la Brogna nel corso dell'incontro
Ho il sogno di poter condividere questa passione con una nuova generazione di suonatori, per questo ho radunato suonatori e aspiranti suonatori, trezzoti e no, in un gruppo che ho chiamato Br-ezza - Brogne di Trezza, un gruppo aperto e genuinamente spontaneo, dove ognuno può esprimersi liberamente e sentitamente.
Ci incontriamo all’alba e al tramonto di ogni solstizio ed equinozio, proprio di fronte i faraglioni di Aci Trezza dove i nostri avi usavano la brogna per comunicare tra di loro.
Tutti i presenti viviamo l’incanto degli echi e delle vibrazioni sonore e corporee generate dal coro intonato dai suonatori come colonna sonora della visione del nostro amato panorama. È un’esperienza che va molto oltre l’ascolto del suono, solo vivendola è possibile coglierne i significati più profondi, quelli che accarezzano l’anima di chi suona e di chi ascolta.
Il futuro è costellato di nuovi appuntamenti per divulgare l’uso della brogna, per aiutare nuovi aspiranti a emettere il primo suono, a ricercare e indagarne la storia e gli effetti psico-fisici, a orchestrare i suonatori verso la produzione musicale.
Ascolta il suono delle brogne nel video di Chiara Fichera