La ‘Ricerca di qualità’, un legame indissolubile tra Università e Industria innovativa

Nell’aula magna della Scuola Superiore di Catania si è tenuto il settimo e ultimo incontro dei PhD Days rivolti ai dottorandi di Unict

Alfio Russo
Un momento dell'incontro
Un momento dell'intervento della prof.ssa Alessia Tricomi
Un momento dell'incontro

Il mondo accademico e quello dell’industria ormai viaggiano sullo stesso binario tra ricerca da sviluppare tramite soluzioni innovative e tecnologiche fondamentali per migliorare il territorio e le condizioni delle persone che lo vivono.

In questo contesto è sempre più rilevante la “crescita” dei giovani ricercatori, quelli del futuro, come i dottorandi. E a tal fine l’Università di Catania ha realizzato il ciclo di incontri PhD Days – Per una Ricerca di qualità, già alla sesta edizione.

Sette seminari con docenti e esperti del settore in cui i dottorandi hanno avuto modo di scoprire le potenzialità del titolo di ‘dottore di ricerca’ anche fuori dal mondo accademico con la creazione di start-up e spin-off frutto dei progetti sviluppati nei laboratori dell’ateneo.

Al centro dei seminari i temi della proprietà intellettuale, del trasferimento tecnologico e dell’intelligenza artificiale che sono stati affrontati in modo trasversale nelle diverse linee di ricerca con l’obiettivo di far acquisire ai dottorandi quel bagaglio indispensabile di conoscenze e competenze scientifiche dei futuri ricercatori.

Un’opportunità, dunque, per comprendere e valorizzare le proprie competenze e potenzialità al fine di entrare nel mondo del lavoro, come nelle aziende, negli enti di ricerca e nelle istituzioni ricoprendo magari ruoli apicali.

Nei giorni scorsi, nell’aula magna della Scuola Superiore di Catania, si è tenuto il settimo e ultimo appuntamento del VI ciclo dei PhD Days con la tavola rotonda dal titolo Dottorato di Ricerca: tra Accademia e Industria.

Ad aprire i lavori i delegati del rettore Claudio Bucolo (Dottorati di ricerca e Master) e Sebastiano Battiato (Sistemi informativi di Ateneo) insieme con il presidente della Scuola Superiore di Catania, Daniele Malfitana.

da sinistra Claudio Bucolo e Sebastiano Battiato

In foto da sinistra Claudio Bucolo e Sebastiano Battiato nel corso dell'incontro

All’incontro hanno partecipato gli amministratori delegati e i direttori R&D di diverse aziende ad elevatissimo grado d’innovazione che operano nel nostro territorio oltre a enti di ricerca prestigiosi come l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

«Nell’incontro è emerso, in maniera tangibile, il legame tra l’Università di Catania e l’Industria innovativa, in particolare il reciproco vantaggio in termini di ricerca e sviluppo tra azienda e Università – spiega il prof. Claudio Bucolo -. In questi ultimi anni la governance dell’Università di Catania ha fatto un lavoro straordinario sui Dottorati di Ricerca, incrementando significativamente il numero di borse, sfiorando quasi 300 posti nell’ultimo ciclo grazie anche al Pnrr, e aumentando la qualità della ricerca».

La tavola rotonda ha visto la partecipazione di numerose aziende che hanno consolidato, oramai da anni, uno stretto contatto con i corsi di dottorato in termini di progetti di ricerca comuni e di risorse umane.

«Diversi dottorandi seguono programmi di ricerca applicativa interfacciandosi con le aziende e, molto spesso, vengono chiamati, alla fine del corso di dottorato, all’interno delle unità R&D delle stesse aziende con cui collaboravano – aggiunge il delegato ai Dottorati di ricerca -. Tra i Ceo e i manager che hanno partecipato alla tavola rotonda, alcuni sono stati in passato dottorandi dell’Università di Catania svolgendo programmi di ricerca innovativi ad alto impatto applicativo».

Nel corso della tavola rotonda si sono susseguiti gli interventi di Ciro Del Negro (Research Director Ingv), Alessia Tricomi (direttore della sezione Infn di Catania), Massimo Camarda (founder and Ceo STLabs), Rosanna Inturri (responsabile Sviluppo innovativo Fidia Farmaceutici), Simone Massaro (Ceo BaxEnergy), Maria Grazia Mazzone (Excecutive Director Business Development and Open Innovation Sifi) e Ketty Cantone (project manager di Xenia Progetti).

Un momento dell'incontro

Un momento dell'incontro

E anche di Marco Moltisanti (AI Technical Leader), Nicoletta Di Noto (Talent Acquisition & Employer Branding STMicroelectronics), Antonino Casella (Tim Innovation Lab), Majdoub Ahmed (Data Scientist iCTLab), Daniele Di Mauro (senior R&D Engineer Next Vision), Fabio Cirinnà (Head Of Data Intelligence - Engineering Technology & Digital Solutions Leonardo), Marina Foti (Head of Advanced Processes and New Materials Characterization Lab - 3Sun Innovability).

«Il messaggio che è emerso a conclusione della tavola rotonda, condiviso da tutti gli stakeholder, è quello che “l’unione fa la forza”, in particolare l’unione tra il mondo accademico e l’industria per accrescere il territorio locale e nazionale», ha concluso il prof. Claudio Bucolo.

Il ciclo di seminari è stato inaugurato nel marzo scorso, nell’aula magna del Palazzo centrale, con l’intervento, tra gli altri, del rettore Francesco Priolo (vai all’articolo).

Negli altri seminari si è soffermati sul trasferimento tecnologico (con i docenti Antonio Terrasi e Filippo Caraci) e di proprietà intellettuale (con i docenti Vincenzo Di Cataldo e Salvo Sortino), di creazione di spinoff e startup (con il prof. Rosario Faraci), di potenzialità del dottorato fuori dall’Accademia (con la docente Concetta Pirrone e con l’avv. Cristina Cascone) e di Intelligenza artificiale e ricerca scientifica (con il prof. Sebastiano Battiato).