I progetti dei docenti Giuseppe Luigi Cirelli, Feliciana Licciardello e Liviana Sciuto illustrati in occasione del convegno “Catania 2030”
Sempre più spesso le reti di drenaggio tradizionali, conosciute come infrastrutture grigie, manifestano la loro insufficienza a gestire le acque meteoriche, e sarebbe necessario un loro adeguamento alle nuove portate e ai nuovi volumi di deflusso. Le cause principali dell’incremento così rilevante delle portate e dei volumi di deflusso in ambito urbano e sub-urbano sono l’aumento dell’intensità degli eventi di pioggia e l’aumento dell’impermeabilizzazione del suolo dovuto all’urbanizzazione e alle grandi infrastrutture.
Sono alcuni temi che sono stati affrontati nel corso del convegno dal titolo Catania 2030 – Idee per progettare la città resiliente ai rischi che si è tenuto nei giorni scorsi nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania (vai all'articolo). Un’occasione in cui il prof. Giuseppe Cirelli ha illustrato le Soluzioni Basate sulla Natura elaborate nel corso degli ultimi anni insieme con le docenti Feliciana Licciardello e Liviana Sciuto del Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania.
Le Soluzioni Basate sulla Natura per la gestione delle acque di deflusso stradale (altrimenti dette Sustainable Drainage Systems - SuDS) quali pavimentazioni permeabili (porous pavements), giardini della pioggia (rain gardens), tetti verdi (green roofs), canali vegetati (bioswales), trincee di infiltrazione (infiltration trenches) e box alberati filtranti (box tree) possono svolgere un ruolo fondamentale favorendo l’infiltrazione a livello locale delle acque di pioggia con rilascio controllato e ritardato nel tempo, l’assorbimento delle acque da parte delle piante con riduzione sia dei volumi di deflusso che del carico inquinante, la mitigazione delle isole di calore, l’incremento della biodiversità, l’aumento delle aree ricreative in cui poter svolgere anche educazione ambientale.
Il tetto verde al Polo Bioscientifico del Di3A di Unict
Nell’ambito del progetto Cardimed - Climate Adaptation and Resilience Demonstrated In the MEDiterranean region (programma Horizon Europe), Catania in Sicilia rappresenta uno dei Demo Site (DEMO 4 – Urban Resilience).
Il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, con l’Iridra e il Comune di Catania - Direzione Ecologia e Ambiente, stanno implementando a Catania nel sistema di rotatorie del Tondo Gioeni un progetto innovativo combinando Soluzioni Basate sulla Natura (giardini della pioggia e pozzi perdenti) con tecniche tradizionali, con l’obiettivo di smaltire parte dei deflussi provenienti da via del Bosco e dal viale Andrea Doria riducendo il carico idraulico sul sistema convenzionale di smaltimento delle acque piovane.
L’intervento proposto potrebbe diventare un modello replicabile nei Paesi etnei della fascia pedemontana (Gravina di Catania, Tremestieri Etneo, Sant’Agata li Battiati, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Aci Castello) che circondano a monte la città di Catania, per ridurre il volume dei deflussi convogliati nelle reti di drenaggio tradizionali, contribuendo a migliorare la gestione sostenibile delle acque piovane.

La demo del Tondo Gioeni