Le studentesse e gli studenti in corsa da atleti e anche come sostenitori
Come in ogni Palio d’ateneo i protagonisti indiscussi sono le studentesse e gli studenti che si divideranno tra gare o anche semplicemente a bordo campo a sostenere in modo pacato il proprio il team.
Da una gara all’altra i protagonisti si sfideranno con rispetto per racimolare quanti più punti possibili per la propria squadra nel tentativo di conquistare l’ambito trofeo che, anche quest’anno, è difeso da Ingegneria.
E proprio Alessandro Spitaleri, del dipartimento di Ingegneria, referente del basket da diversi anni e Capo di tifoseria, prenderà parte alla competizione, in particolare con la gara di scopone.
“Noi leoni siamo tanto ruggenti quanto emozionati, perché riconosciamo che ciò che ci ha sorretto è stata soprattutto la nostra grande capacità di organizzazione e collaborazione – spiega lo studente di Ingegneria -. Il nostro impegno ha richiesto molti sacrifici, ma anche responsabilità: abbiamo squadre che collezionano grazie a questo numerosi successi, in particolare nel campo di tiro alla fune, il nostro cavallo di battaglia da sempre, in cui si dice che “eravamo i primi, siamo i primi e punteremo ad essere primi ancora”.
“La nostra grande forza è anche manifestata dai ruggiti dei nostri appassionati tifosi, che per tutto l’evento ci sosterranno – aggiunge -. Ingegneria non ha rivali e di certo non sono i medici a farci paura, noi non temiamo nessuno”.

Il team di Ingegneria
Questo è quanto dovranno mettere in discussione le furie rosse, lo scorso anno alle spalle di Ingegneria. Edoardo Blundo, studente di Scienze motorie e quindi della Scuola di Medicina, lo scorso anno ha centrato il terzo posto nei 1200 metri di corsa.
“Il mio obiettivo quest’anno è cercare con tutte le mie forze di superarmi e di ambire in alto – spiega lo studente di Medicina -. Mi sento molto energico, infatti, e non vedo l’ora di esternare la mia carica. Spesso dedico molto spazio allo sport, che pratico nel tempo libero; mi concentro su tre discipline raccolte nel Triathlon: nuoto, ciclismo e corsa”.
“Credo molto nella nostra vittoria e soprattutto nello spirito di competitività che guida i miei compagni e le mie compagne che gareggeranno in questi giorni: scommetto specialmente sulla vittoria nel calcio femminile, in cui finora abbiamo sempre vinto – ha aggiunto -. Oltretutto, non diversamente dalla nostra eterna rivale, Ingegneria, anche il nostro tifo, insieme alla nostra mascotte, Spiderman, è pronto a sostenerci”.

Il team di Medicina
Tuttavia, i ragazzi del team di Scienze, piazzatisi l’anno precedente al terzo posto sul podio, non hanno comunque intenzione di lasciare l’occasione di una prima posizione nelle mani dei due Titani. A rappresentarli è Samuel Reitano, studente di Fisica e gareggiante per il tiro alla fune.
“Questa volta noi lupi cercheremo di battere ingegneria e arrivare al primo posto – spiega lo studente di Scienze -. Siamo assolutamente determinati in questo. E non sottovaluteremo nemmeno i nostri rivali di Economia, con cui contendiamo il terzo posto: ogni anno riusciamo a batterli sempre e ovunque e speriamo che questo accada nuovamente”.
“Puntiamo in alto senza paura – aggiunge -. Il nostro mito è e resta “Ciccio-limbo”, grazie a cui abbiamo la certezza di eccellere nel limbo. Inoltre, siamo molto legati al Palio d’Ateneo perché sappiamo che è parte fondamentale della vita universitaria e farne esperienza rende completo ciascuno studente: infatti c’è una bella atmosfera, festosa e al tempo stesso frenetica”.

Il team di Scienze
Una menzione particolare meritano anche le varie tifoserie degli altri team, che durante la parata, si sono impegnate a promuovere briosamente i propri schieramenti, grazie all’impiego di bandiere, fumogeni, megafoni, tamburi, gadget e costumi sorprendenti.
Non si può non considerare in questo ambito l’impegno dedicato da due dipartimenti apparentemente sottovalutate, ma comunque molto vicine al Palio d’Ateneo: Giurisprudenza e Scienze Umanistiche.
“Rispetto all’anno scorso la tifoseria di quest’anno è andata incontro ad un grande cambiamento – racconta Giorgio Musumeci di Giurisprudenza - è aumentato il numero di tifosi e la volontà di essere partecipi cresce sempre di più, anche facendo uso di strumenti rumorosi come i megafoni. È tutto bene organizzato affinché sia coinvolgente nel modo più attivo possibile. Io personalmente mi sono occupato dell’organizzazione generale dei lavori, poi chiaramente ho potuto fare affidamento sulla collaborazione e sulla disponibilità di altri studenti che si sono occupati della gestione delle selezioni”.
“Sono state tantissime le persone che hanno partecipato in questo settore amministrativo e prevedo per questa ragione tante soddisfazioni – aggiunge lo studente di Giurisprudenza -. Sono orgoglioso di tutto questo e non vedo l’ora di sfoderare le armi in discipline come la pallavolo femminile, per cui abbiamo ancora il dente avvelenato, e di presentare le nostre colleghe, che interpreteranno con dei costumi il ruolo di dee della giustizia”.

Il team di Giurisprudenza
Federica Cosentino e Gaia Castro di Scienze umanistiche sono concentrate sull’obiettivo di “battere Scienze Politiche e piazzarci in una buona posizione rispetto all’anno scorso, dal momento che siamo arrivati ottavi”.
“Siamo tifose del Palio da molto tempo, ma siamo anche attente organizzatrici: proviamo grande piacere nel poter contare sulla competenza e sulla bravura dei nostri atleti e per questo li sosteniamo e li motiviamo costantemente – spiegano Federica Cosentino e Gaia Castro-. Cerchiamo di avanzare piano piano e arrivare almeno settimi o magari più in alto. Quindi sì, siamo sempre positive e ottimiste. Ovviamente questo carica sulle spalle del Disum aspettative più elevate, ma desideriamo lo stesso infondere nei nostri ragazzi un po’ di speranza e spensieratezza, perché per noi il Palio non è solo competizione ma anche divertimento ed euforia. Infatti, abbiamo scelto per quest’anno un soggetto particolare nel rappresentare questo spirito: la pantera rosa”.
“Perché, dopotutto, siamo pur sempre delle pantere, noi, e cercheremo di dimostrarlo anche nel campo da gioco di pallavolo femminile, ping pong e limbo – aggiungono le studentesse di Scienze umanistiche -. Sarà dura, ma ci impegneremo finché non sarà chiaro che noi, come altre facoltà, abbiamo gli strumenti adatti per dimostrare che non siamo da meno”.

Il team di Scienze umanistiche