Sustainable High-Performance Design: la strategia Ferrari tra elettrico, ibrido e ottimizzazione produttiva

Intervista a Alberto Nicoletta, dirigente tecnico in Ferrari dal 2017 e Head of Trims dal 2021, che ha incontrato gli ingegneri del futuro di Unict

Alfio Russo

“La sostenibilità per la Ferrari è un obiettivo importante e su cui puntiamo molto. Nello scorso Capital Market Day l’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, ha confermato l’impegno della Casa di Maranello in merito alla neutralità delle emissioni di carbonio delle nostre vetture per il 2030”. 

Con queste parole Alberto Nicoletta, dirigente tecnico in Ferrari dal 2017 e Head of Trims dal 2021, si è soffermato sul tema della progettazione sostenibile delle vetture sportive ad alte prestazioni a margine dell’incontro che si è tenuto nell'aula magna dell'edificio per la Didattica di Ingegneria dal titolo Lighting the Road to the Future: Ferrari’s Commitment to Sustainable Design(vai all'articolo).

Riprendendo il “modello Ferrari”, Nicoletta ha spiegato che “stiamo inserendo in gamma delle vetture elettriche e stiamo lavorando affinché la nostra fabbrica diventi assolutamente carbon-neutral. In sintesi, stiamo affrontando la decarbonizzazione focalizzandoci sulla analisi delle tre fasi principali relative alla realizzazione di un prodotto industriale: la Co2 emessa per la produzione di tutte le merci che entrano in fabbrica; la Co2 emessa dalla fabbrica; la Co2 emessa dai clienti”, ha aggiunto l’ingegnere e docente di "Integrazione Body - Trims per vetture sportive" all'Università di Modena e Reggio Emilia.

Un momento dell'intervento dell'ingegnere Alberto Nicoletta

Un momento dell'intervento dell'ingegnere Alberto Nicoletta

“Ci sono diversi fattori che influiscono sul raggiungimento del target di emissione di CO2. Si tratta di una attività complessa che coinvolge numerosi fattori: Ferrari realizza un prodotto di nicchia e al tempo stesso un prodotto classicamente industriale. Il target per l’ente di carrozzeria è abbattere l'emissione di CO2 del 50%”, ha detto Nicoletta che è intervenuto all’incontro insieme con l’ingegnere Luca Dusini della Casa di Maranello.

“Su grande scala ancora oggi l’auto elettrica in Italia non è decollata del tutto perché, al di là degli incentivi statali, il sistema non è ancora del tutto pronto – ha precisato Nicoletta -. Ci sono dei tempi ‘classici’ di subentro di una nuova tecnologia, un po’ come quando il Cd sostituì il vinile o lo smartphone al posto dei primi cellulari. C'è un tempo di penetrazione e un tempo di sostituzione che va dai 2-3 anni a 5 anni circa. Lo stesso vale quindi per l'elettrico: quando una nuova tecnologia viene introdotta questa deve essere più semplice, più gestibile, più performante, più disponibile”.

Un momento dell'intervento dell'ingegnere Alberto Nicoletta

Un momento dell'intervento dell'ingegnere Alberto Nicoletta

“Oggi la vettura elettrica ha difficoltà a penetrare nel mercato per i costi elevati, per i lunghi tempi di ricarica e per l’autonomia attualmente troppo ridotta. Oltre a questo le infrastrutture di ricarica in Italia non sono adeguate rispetto al Nord Europa o in Cina dove l’elettrico si sta diffondendo. Tutti questi fattori rallentano la crescita di questo prodotto nell’attuale mercato. Probabilmente tra dieci anni avremo risposte diverse”.

“La Ferrari presenterà in tre step la vettura elettrica proprio per illustrare le tante innovazioni presenti e far capire meglio ai clienti la tecnologia presente nell’auto – ha precisato -. La prima è stata a ottobre, l'altra sarà nei primi due mesi dell'anno prossimo e poi ad aprile ci sarà l'unveiling della vettura. In base al nostro cronoprogramma nel 2030 realizzeremo 40% di motori combustibili, 40% di motori ibridi e 20% di auto elettriche”.

ferrari 12 cilindri

Ferrari 12 cilindri

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