I mille ‘volti’ del Salone dello Studente

Emozionate, a tratti spaesate, ma tanto curiose e soprattutto sorridenti. Sono le tante facce delle future ‘matricole’ protagoniste delle tre giornate di orientamento al Cus Catania

Alfio Russo
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole
Salone dello Studente, i volti delle future matricole

Nei loro occhi l’emozione era palpabile. La prima fotografia appena varcavano il cancello verde d’ingresso del Cus Catania da via Santa Sofia era proprio questa. 

Per la ‘prima volta’ si affacciavano ad un mondo nuovo, un po’ più da grandi, così come si presenta quello universitario a tutti coloro i quali vivono ancora la quotidianità della scuola. 

E così dopo un iniziale spaesamento, si sono ritrovati in una manciata di minuti catapultati nel ‘vortice’ universitario. Decine e decine di stand allestiti nei tre giorni del Salone dello Studente tutti da scoprire. Non una ‘vetrina’, se ne sono accorti da soli i maturandi, ma un grande contenitore pieno di informazioni e anche di sorprese.

salone dello studente, future matricole (foto Laura Vagnoni)

Studenti del "Concetto Marchesi" di Mascalucia 

A guidarli sapientemente in questo percorso disegnato tra le varie strutture del Cus Catania – sala “Lava” per scienze della vita, sala “Sabbia” per scienze fisiche e ingegneria e sala “Mare” per scienze sociali e umanistiche – e della Cittadella universitaria sono stati proprio i loro ‘fratelli e sorelle’ maggiori facilmente riconoscibili con magliette griffate “2023 Salone dello Studente” color arancio. 

Proprio coloro che qualche anno fa hanno provato le loro stesse emozioni, ma che in questi giorni nei panni di ‘ciceroni’ li hanno accompagnati e guidati da uno stand all’altro.

Come d’un tratto quel disorientamento iniziale, frutto anche di un pizzico di paura per l’assaggio del ‘nuovo mondo’, che un po’ non guasta mai, è scomparso del tutto per fare spazio alla curiosità. 

Con gli occhi sgranati immersi nei vari stand, nonostante l’enorme afflusso, i giovani hanno ascoltato i consigli sapienti dei loro ‘futuri’ docenti, ricercatori e colleghi. A loro il compito di ‘orientare’ migliaia di studentesse e studenti. In qualche caso è bastata una semplice battuta o una parola quasi paterna per toccare quel tasto giusto per affascinare di più un corso di laurea rispetto ad un altro. E tra lo stupore e la meraviglia i giovani hanno cominciato ad assaggiare il frutto della cultura e della ricerca in modo un po’ diverso dal solito. Un frutto che è piaciuto a molti. 

Non a caso in tanti, appena tirata fuori la testa dalle ‘sale’ dedicate alle offerte formative sia nel campo umanistico, sia in quello scientifico, avevano le idee più chiare. Anche quelli ancora indecisi tra un corso di laurea o un altro o se addirittura iscriversi o meno all’università. 

Quelle sale, infatti, presto si sono trasformate in un incredibile ‘laboratorio aperto’ in cui migliaia di studenti - alla fine saranno in 10mila, secondo le stime ufficiali – hanno ammirato anche alcuni esperimenti di chimica e biologia con tanto di microscopi a disposizione oltre a quelli di fisica, di ingegneria, di informatica e di architettura in cui i numerosi modellini messi in bella mostra o strumentazioni scientifiche hanno reso il tutto più affascinante.

Per molti di loro, inoltre, grazie al Progetto Orientamento “OUI, ovunque da qui”, nel pomeriggio, si sono aperti veramente i laboratori dei diversi dipartimenti della cittadella e delle altre sedi universitarie. E lì si sono veramente sporcati le mani.

salone dello studente, future matricole

Salone dello Studente, future 'matricole'

Nel giro di pochi minuti, insomma, le future ‘matricole’ sono state catturate, affascinate e rapite da questo nuovo mondo che tra pochi mesi li accoglierà per formarli e plasmarli verso nuove destinazioni, “Ovunque da qui”, come recita il claim dello spot di Unict.

Ma il Salone dello Studente, il secondo nell’era post pandemica, ha rappresentato un’ulteriore occasione di confronto e di socializzazione per le migliaia di giovani provenienti da tutte le parti della Sicilia orientale. 

“Una generazione in lockdown” che ha cambiato l’impatto sulle prospettive future dei giovani, dall’occupazione alla partecipazione sociale, costretti anche a posticipare progetti importanti della vita, mettendoli in pausa.

Ma adesso il ‘lockdown’ è alle spalle e i giovani sono ritornati in pista per riconquistare il proprio futuro.

E grazie anche alla musica sparata dal box a bordo campo dagli speaker di Radio Zammù e agli spettacoli e performance teatrali nell’anfiteatro curate dagli attori del collettivo Verso Altre Narrazioni, i giovani hanno ballato sulla pista e sugli spalti del Cus Catania. 

salone dello studente, future matricole

Salone dello Studente, future 'matricole'

Un altro modo per ‘rompere il ghiaccio’, stringere amicizie con altri coetanei, e perché no anche qualche ‘colpo di fulmine’ scattato all’improvviso, per poi tuffarsi con più spensieratezza in Unict tra corsi di laurea e laboratori, ma anche per approfondire il “capitolo” test di ammissione.

Le tre giornate si sono trasformate in una veragrande festa dell’orientamento proprio così come l’avevano immaginata gli organizzatori. E un plauso va anche a loro, a quella ‘macchina’ silenziosa targata Unict - composta da studentesse e studenti, personale tecnico-amministrativo, ricercatori e docenti - che ha reso tutto più semplice ai protagonisti del mondo di domani. Perché la scuola, l’università e la ricerca rappresentano un investimento per il futuro, i luoghi ideali dove si formano le ragazze e i ragazzi che giorno dopo giorno su misureranno con quei fenomeni globali che richiedono competenze sempre più adeguate. 

Alla fine nelle sacche color sabbia con la scritta Oui, strapiene di gadget, non c’è stato bisogno di infilare brochure o depliant informativi. Per comprendere il nuovo mondo è bastato soltanto aprire bene gli occhi e cominciare a sognare il proprio futuro col sorriso.

salone dello studente, le sacche OUI (foto Laura Vagnoni)

Salone dello Studente, le sacche OUI