Da “Catania in playlist” al “Museo tra le dita”

A Sharper Night spazio alle ricerche umanistiche per riscoprire il territorio e il suo patrimonio culturale

Alfio Russo
Lucia Scuderi e la grafica della campagna promozionale di Unict
Lo stand del Dipartimento di Giurisprudenza
Lo stand "Catania in playlist"
Un piccolo visitatore del laboratorio "Il Museo tra le dita"
Visitatori al Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliane
Un particolare della mostra Blu Egizio
Un momento della visita alla mostra "L'Archivio di Claudio Majorana"

Mappare musicalmente la propria città. Da oggi è possibile grazie a Catania in playlist, il laboratorio creato dai ricercatori del Dipartimento di Scienze umanistiche e presentato a Sharper Night.

E così, rispondendo ad una semplice domanda aperta, “si può scegliere l’artista italiano o estero preferito e anche la canzone più ascoltata attribuendo il tutto ad ogni piazza di Catania”, spiega Giuliana De Luca, ideatrice del progetto insieme con Doriana Masucci e Giuseppe Sanfratello e alla docente Maria Rosa De Luca.

“In questo modo possiamo mappare musicalmente Catania raccogliendo tutti i dati e mostrandoli in tempo reale su una piattaforma digitale – aggiunge -. Possiamo così definire come viene percepita dai catanesi la città di Catania dal punto di vista musicale”.

E dai primi risultati del sondaggio – effettuato in piazza Università in occasione della Notte dei Ricercatori – ecco che Franco Battiato e Lucio Battisti primeggiano tra i cantanti italiani, mentre i Police e gli U2 tra le band straniere.

Ma è ovvio che spostandoci nei vari quartieri – come il vicino San Cristoforo o Antico Corso - i generi musicali scelti potrebbero variare e orientarsi verso cantautori più popolari localmente con i propri brani neomelodici.

Al tempo stesso “interrogando” i più giovani le scelte ricadrebbero sulla musica hip hop e rap. È solo uno dei tanti laboratori che ha affascinato i visitatori – grandi e piccoli – della Notte dei Ricercatori in piazza Università.

Una parte del team del laboratorio "Catania in playlist"

Una parte del team del laboratorio "Catania in playlist"

E pochi metri più in là ecco che l’offerta umanistica presentava anche uno stand per “ricercare” il Diritto Green grazie agli studiosi del Dipartimento di Giurisprudenza.

“L’attività intende diffondere l’importanza delle regole giuridiche e della prassi giurisprudenziali nazionali, europee e internazionali nella disciplina dei processi di cambiamento climatico, sostenibilità ecologica e di digitalizzazione dei sistemi sociali e amministrativi”, spiegano all’unisono i docenti del dipartimento giuridico.

E sempre in piazza Università i presenti sono rimasti affascinati dal Mediterraneo “immersivo”, il tour virtuale e immersivo sulla Storia del Mediterraneo curato dai docenti Pinella Di Gregorio, Sebastiano Angelo Granata e Alessia Facineroso del Dipartimento di Scienze politiche e sociali.

E sempre in tema di “immersioni” non poteva mancare MeMory: sfida la tua mente con gli incunaboli!

Il laboratorio – presentato da Simona Inserra, Corrado Di Mauro, Vanessa Leonardi, Marco Lugnan del Dipartimento di Scienze umanistiche – consentiva di allenare la mente con un gioco di memoria sugli incunaboli, preziosi contenitori di elementi che attestano il cambiamento delle abitudini di lettura e scrittura e che stimolano la fantasia e la memoria.

Mediterraneo immersivo

Lo stand del Dipartimento di Scienze politiche e sociali e il suo laboratorio "Mediterraneo immersivo"

Al Centro Universitario Teatrale mostre, immagini e parole sul territorio

Appena varcato l’ingresso del Centro Universitario Teatrale l’attenzione viene catturata dalla mostra Semi: una vita in…attesa, curata da Lucia Scuderi. L’illustratrice, attraverso cinque acquerelli, ha interpretato le sofisticate architetture di semi di specie della flora siciliana, esaltando i tratti legati alla loro dispersione nello spazio che permettono alle piante di poter viaggiare (vai all'articolo di Allegra Francesca Hardt).

Una mostra che per la prima volta è stata presentata in occasione del progetto “SimaSeed Plus - Salvaguardia dell’ambiente e protezione del patrimonio naturale in Sicilia e Malta attraverso la conservazione dei Semi e ripristino di specie/habitat della Rete Natura 2000”.

In mostra anche le grafiche – curate sempre da Lucia Scuderi della campagna promozionale delle iscrizioni e immatricolazioni dell’ateneo catanese Ovunque da qui. L’Università ti apre al mondo.

La mostra al Cut

La mostra "Semi: una vita in…attesa", curata da Lucia Scuderi, al Cut

Addentrandosi nella sala del Cut, invece, i visitatori sono stati letteralmente “rapiti” dalla caratteristica marionetta dell’artista-artigiano Nino Insanguine, uno dei pochi pupari rimasti con la sua bottega della Civita, proprio nel cuore di Catania.

Ai pupari e alle loro tradizioni, intrecciandosi nelle parole di Goliarda Sapienza, in una storia di legami profondi tra arte, memoria e identità è stato dedicato il laboratorio Narrar di pupi e di pupari curato da Simona Scattina, Doriana Giudice, (voce narrante), Enrico Riccobene (visual design) e Sharon Tudisco del Dipartimento di Scienze umanistiche.

E, inoltre, i più giovani – in particolar modo gli studenti della 4C del Liceo Classico Europeo “Cutelli-Salanitro” – sono stati coinvolti nel laboratorio Memorie della terra di fuoco, immagini e parole sull’Etna realizzato nell’ambito del PRIN PNRR CAOS 2022 per il PCTO “Memorie della terra di fuoco. Cinema, letteratura e scienza per comunicare le catastrofi” curato da Simona Busni e Giovanna Santaera del Dipartimento di Scienze umanistiche.

Narrar di pupi e di pupari

Il laboratorio Narrar di pupi e di pupari al Cut

Al Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane percorsi sensoriali, mini talk e mostre sul Blu egizio e l’Archivio di Claudio Majorana

In occasione della Notte dei Ricercatori, il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane – diretto dalla prof.ssa Germana Barone coadiuvata da colleghi, ricercatori e studenti volontari - ha aperto le sue porte a un’esperienza unica: Il museo tra le dita.

Un percorso pensato per grandi e piccoli, dove le collezioni prendono vita attraverso il tatto, la narrazione e la scoperta sensoriale. Un modo nuovo e inclusivo di conoscere le meraviglie della Sicilia, toccando con mano storie, forme e tradizioni che appartengono al nostro patrimonio siciliano grazie a libri tattili con ritratti materici e modelli 3D.

L’iniziativa unisce ricerca, divulgazione e accessibilità, trasformando la visita in un incontro diretto con la bellezza e la scienza che la custodisce.

E continuando il percorso all’interno del museo, nella sala Etna, è stato possibile visitare la mostra UltraSky – Alla scoperta del Blu Egizio, dalle arti alle scienze guidati dai curatori e con la possibilità di condividere riflessioni e curiosità maturate durante la fase di ricerca e allestimento.

Museo tra le dita

Alcuni ricercatori del laboratorio "Il museo tra le dita"

Sempre sul tema, nella Sala multifunzionale del Museo, si è tenuto il minitalk Blu egizio: indagini archeometriche e nuovi test di sintesi, un viaggio tra archeologia e scienza che ha condotto i partecipanti alla scoperta delle più recenti ricerche sull’utilizzo del pigmento blu egizio nel mondo antico. Particolare attenzione sarà dedicata agli esperimenti di sintesi moderna e alle indagini effettuate su antiche monete romane, che hanno permesso di ricostruire tecniche e saperi di straordinaria attualità.

È stato, inoltre, possibile visitare la mostra L’Archivio di Claudio Majorana, allestita tra la Sala multifunzionale del Museo, l’Archivio Storico d’Ateneo e la Sala “La Fisica”. L’esposizione ha proposto un inedito viaggio tra documenti originali, fotografie, corrispondenze e materiali d’archivio legati alla famiglia Majorana, restituendo un prezioso spaccato di storia culturale e scientifica del Novecento.

Un ricco programma di attività pensate per avvicinare il pubblico – oltre tremila visitatori nelle ore serali - al patrimonio culturale e scientifico attraverso linguaggi diversi e modalità inclusive.

Lo staff che ha curato le iniziative al Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliane diretto dalla prof.ssa Germana Barone

Lo staff che ha curato le iniziative al Museo dei Saperi e delle Mirabilia siciliane diretto dalla prof.ssa Germana Barone

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