Catania Off Fringe Festival, ecco i premiati

Conclusa la seconda edizione della rassegna. A ricevere i premi anche gli spettacoli “Un estremo atto d’amore” e “Carte mute”, oltre ad una menzione per “Biogravie”, andati in scena al Cut

Giusy Andolina

Con le qualificazioni per la partecipazione a Zelig e una festa finale al Village, a cui hanno preso parte i protagonisti di queste due settimane del Fringe, si è chiusa la seconda edizione del Catania Off Fringe Festival 2023.

La giuria del festival - composta da Darren Lee Cole, Steve Gove, Zeynep Ugur, Mary Meridien, Francesca Vitale, Terry Costa, Gabriella Foti e Costanza Amodio - ha assegnato i premi dell’edizione 2023.

Tra i premiati – per la sezione Premi Scena Off Nazionale - anche alcuni spettacoli andati in scena al Centro Universitario Teatrale: a “Un estremo atto d’amore” il premio Retablo, mentre a “Carte mute” il premio Teatro Stabile di Catania.

Il premio Retablo a "Un estremo atto d’amore"

Tratto dalle memorie autobiografiche di Claudio Foschini, Un estremo atto d’amore è una storia tanto intima quanto collettiva, di Viren Beltramo con Riccardo Salvini, Luca Morino e Federico Pianciola.

Lo spettacolo (leggi l’articolo di Rita Re) avrà la possibilità di partecipare alla rassegna “Acrobati(che) Poeti(che) 2024” organizzata da Retablo. Il tema del carcere, inteso come edificio di cemento e come costrutto dell'animo, stimola una necessaria riflessione sul sistema carcerario e all'idea stessa di punizione contrapposta al valore della rieducazione.

Viene particolarmente segnalata la cura di Viren Beltramo nella regia, che si traduce in una ricercata pulizia in scena dei gesti espressi da Riccardo Salvini e nei precisi passaggi tecnici audio e luci, laddove i due musicisti e tecnici audio Morino e Pianciola interagiscono perfettamente con l’atto scenico, con un intelligente utilizzo e commistione fra linguaggio musicale e sonoro e della tecnologia audio, sapientemente dosati e a servizio dello spettacolo stesso.

Un estremo atto d'amore

Un momento dello spettacolo "Un estremo atto d'amore"

Il Premio Teatro Stabile di Catania a Carte Mute

Uno spettacolo di drammaturgia contemporanea e teatro circo di e con Pietro De NovaMaurizio Zucchi della Compagnia Il Milione, in cui lo smarrimento e la perdita sono soltanto alcuni dei temi affrontati con maestria dai due attori in scena. 

Dimostrando un’apprezzabile maturità drammaturgica e una complicità paragonabile a quella di artisti che ‘fanno coppia’ da molti anni (pur lavorando insieme solo dal 2022), De Nova e Zucchi riescono nell’impresa di portare in scena, evitando banalità e retorica, la logorante situazione di incertezza esistenziale che nessun essere umano può esimersi dall’attraversare almeno una volta nella vita.

Lo spettacolo (leggi l’articolo di Ludovica Rinciani) sarà inserito nella programmazione della stagione 2024-2025 della Sala Futura del Teatro Stabile di Catania.

Un momento dello spettacolo "Carte mute"

Un momento dello spettacolo "Carte mute"

Le menzioni speciali dal Prague Fringe Festival per i Premi Scena Off Internazionale

La giuria ha, inoltre, assegnato anche diverse menzioni speciali: il Most Creative Performance a Un estremo atto d’Amore e il Most Innovative Performance a Carte Mute e Biogravie.

Proprio Biogravie (leggi l’articolo di Rita Re), una produzione del Teatro de Gli Incamminati, è uno spettacolo di teatro di narrazione, monologo, comedy sui racconti legati alla toponomastica locale andato in scena al Centro universitario teatrale.

Un racconto di storie, di vite di grandi uomini, ma anche di riferimenti a personaggi di dubbia moralità che sono stati insigniti del titolo di una strada o di una piazza perché rappresentanti di un periodo che non appartiene più ai valori della società di oggi.

Al Centro Universitario Teatrale sono andati in scena - oltre a Carte Mute, Biogravie e Un estremo atto d’Amore – anche gli spettacoli La Reine de marbre (leggi l’articolo di Ludovica Rinciani), un divertissement di commedia e assurdo di Teatro Multilingue che pone uno sguardo critico ai problemi politici e sociali del mondo odierno; Mr. Bloom (leggi l’articolo di Mariangela Blanco), uno spettacolo senza parole fatto di gesti e musica, tra mimo e clownerie, della Compagnia Antonio Brugnano; La terza guerra sessuale (leggi l’articolo di Sofia Bordieri e Rita Re), una performance multidisciplinare tra prosa e dramedy della compagnia Brutto Teatro, riproponendo in chiave pop, le schermaglie amorose de "La bisbetica domata" di Shakespeare.

Un momento dello spettacolo "Biogravie"

Un momento dello spettacolo "Biogravie"

Il Catania Off Fringe Festival

Dal 3 al 13 ottobre, avviato dalla sezione "Off dell’Off", grazie al Comune di Catania, con il progetto Palcoscenico Catania. La bellezza senza confini, ha reso protagoniste scuole e strutture associative di cinque diverse municipalità (Istituto omnicomprensivo statale Angelo Musco, Liceo artistico Emilio Greco, Liceo classico Mario Cutelli e Carmelo Salanitro, Istituto comprensivo Italo Calvino, Istituto comprensivo Italo Calvino; Lad Onlus e Punto Luce - Save The Children) che hanno accolto spettacoli teatrali, favole e laboratori di improvvisazione, di canto e clownerie.

In questa seconda edizione, una novità sostanziale ha riguardato gli eventi dedicati allo stato dell'arte nei paesi del bacino del Mediterraneo: il tutto grazie al sostegno del Ministero della Cultura, attraverso il Fus progetti speciali, dando vita al progetto denominato Mediterranean Fringe Celebration.

Un momento dello spettacolo "La Reine de marbre"

Un momento dello spettacolo "La Reine de marbre"

Il Fringe Festival di Catania, favorito da temperature ancora estive, tirando le somme, ha rappresentato per la città di Catania una vetrina diversa con una scenografia in continuo cambiamento.

Non tutti ancora ne conoscono l’esistenza e le sue modalità, ma rispetto allo scorso anno il festival ha guadagnato nuove risorse di pubblico. Soprattutto, ha portato molte compagnie giovani a scommettersi malgrado le incognite, e attori con una più lunga esperienza a mettersi in gioco e confrontarsi, creando così un rapporto interpersonale tra le compagnie.

Sono state svariate le tematiche rappresentate: dai mali psicologici che affliggono le masse, alle dipendenze che mettono in enormi difficoltà il singolo individuo, ai fatti di cronaca contemporanea e moderna. 

Alla fine dei giochi, il cruccio degli spettatori (oltre 4000) e operatori dello spettacolo che si muovevano tra gli spazi aderenti all’iniziativa, era solo quello di non possedere il dono dell’ubiquità e che non ci fosse ancora una settimana per poter beneficiare di tutte le proposte offerte.

Un momento dello spettacolo "Mr. Bloom"

Un momento dello spettacolo "Mr. Bloom"

In tutto 64 spettacoli rappresentati, con 277 repliche, oltre 140 eventi e spazi che meritano tutti di essere menzionati: Centro universitario teatrale, Teatro Vitaliano Brancati e Piccolo Teatro della Città, Zō Centro Culture Contemporanee con le due sale Verde e Grigia, Open - Creative Work Space, Le Stanze in Fiore, Isola Catania, Teatro dell'Istituto Omnicomprensivo Angelo Musco, A.L. Centro Studi laboratorio d'Arte, Sala Giuseppe Di Martino – Fabbrica Teatro, Sala Hernandez, Spazio O, Piazza Scammacca, Teatro Sala De Curtis, Salmastra e le due sale Cassiopea dell’Hotel Four Points by Sheraton.

E, inoltre, le innumerevoli attività al Village (concerti, mostre fotografiche, dibattiti, focus, laboratori, incontri con e per le compagnie, pic-nic letterari) hanno generato un flusso continuo e costante di energie, veicolate da un universo artistico che si muove nella direzione delle arti performative. E non sono mancate le occasioni di cordialità condivisa, come la Festa eritrea, i concerti serali, gli spettacoli e lo Zelig Free Stage.

Da menzionare anche il ricordo ad Orazio Alba, attore che ci ha lasciato prematuramente, amico del Fringe ed originale artista.

Un momento dello spettacolo "La terza guerra sessuale"

Un momento dello spettacolo "La terza guerra sessuale"